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sabato 16 novembre 2013

Serpent Noir - Seeing Through the Shadow Consciousness: Open up the Shells

#PER CHI AMA: Black/Thrash old school, Hellhammer, primi Bathory
La Daemon Worship Productions si sta confermando per il sottoscritto pozzo di conoscenza per quanto riguarda una scena underground maledettamente oscura e malvagia. La band di oggi arriva dalla Grecia grazie all'unione di alcuni membri di band altrettanto sconosciute anche per uno come me, che pensava di conoscere buona parte del sottobosco estremo. I nomi Embrace of Thorns, Necrovorous, Nefandus, Ofermod, Leidungr, cosi come Serpent Noir non mi dicono nulla. Ciò non toglie che quello che ho fra le mani sia qualcosa che scotta, come quei vapori di zolfo che si alzano dalle viscere dell'inferno. “Allies from the Black Sun Universe” esordisce con un black cupo e tirato che a metà brano si mette in mostra per la sua veste liturgica e sulfurea. Un gran plauso lo faccio immediatamente allo screaming chiaro e graffiante del vocalist Kostas e al martellante drumming di Michayah Belfagor. “Dragon Egregore” emana un feeling più old style, con le chitarre che si muovono in territori horror/heavy metal, regalandoci anche uno splendido assolo conclusivo. Con “Voids of Samael” si torna a picchiare selvaggiamente, con il sound che si mantiene ancorato ad un black dalle forti venature thrash, di un passato mai dimenticato (Hellhammer, primi Bathory), prima di interrompersi in un ritualistico break centrale, con suoni di morte che aleggiano nell'etere. L'incedere di “Andramelek Stone” è lento e minaccioso, cosi come pure quello spettrale di “Black Sphere”, due brani in cui la componente horror si rivela preponderante. Un gong apre la breve e classicheggiante “Shifting to Shadows Consciousness” in cui sono le grevi sonorità di chitarre e basso a mettersi in mostra. “Dragon Noir” è un altro cerimoniale che ci introduce alla conclusiva “Open up the Shells” altra song bella tirata, con un lunatico assolo centrale, ambientazioni esoteriche da brivido che completano un'opera davvero gradevole dal sapore old school. Occulti! (Francesco Scarci)

(Daemon Worship Productions - 2012)
Voto: 70

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