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mercoledì 23 ottobre 2013

Revolted Masses - Us or Them

#PER CHI AMA: Death/Thrash, Soulfly, Sepultura
Entusiasmante. Questo il mio primo pensiero, cliccando il tasto repeat sul lettore cd. I Revolted Masses sono 5 ragazzi provenienti dalla Grecia che, dopo aver pubblicato 2 demo, danno alle stampe il loro esordio; al primo ascolto, il deja vu che mi è balenato in mente mi ha riportato a metà anni '90, quando un gruppetto di ragazzotti brasiliani decise di andare a distribuire per il mondo tonnellate di chitarre distorte piuttosto che carnascialeschi motivetti di samba. Erano i Sepultura del mastodontico “Chaos A.D.” e del mai troppo lodato “Roots”; come per i vini di classe e le pietanze prelibate, quello che si percepisce è un retrogusto Sepultura mai troppo invadente, ma persistente per tutte le 11 tracce. La personalità del gruppo è ben presente, il quadro musicale è definito da influenze che pescano a piene mani dalla musica mediorientale, il tappeto sonoro è thrash metal ed anche piuttosto pesante. I ragazzi suonano bene, pestano con criterio e quando decidono di farlo forte, assestano colpi che lasciano il segno. Entrando nello specifico, i primi due pezzi (“Savage Temper” e “ Us or Them”) sono devastanti, per potenza e bellezza. L'incipit del dischetto lascia senza fiato, “se dovesse continuare su questi livelli ci scappa il capolavoro...” penso subito, lasciando che le note colpiscano i timpani; la scaletta continua e ci sono almeno altri tre/quattro pezzi degni di nota, su tutti le mazzate “Deathblock 11” , “Tale of a Tortured Soul” e la conclusiva “Revolted Masses”, che sembra nata apposta per chiudere la scaletta con la giusta dose di violenza. Grande la prestazione agli strumenti, davvero ottime le parti di chitarra, la batteria ha un drumming vario e tecnico quanto basta, il basso fa la sua parte senza mai strafare e la voce è padrona di un bel timbro adattissimo al genere (qua siamo molto vicini a quello di Max Cavalera). Superba la produzione, che è in grado di bilanciare perfettamente tutti gli strumenti e di fornire suoni genuini, caldi ma che evita di far finire tutto in un pastone sonoro a cui molti gruppi ci hanno abituato (purtroppo); per quello che riguarda i testi, i Revolted Masses si riferiscono alla severa situazione economica mondiale, con un occhio di riguardo ovviamente alla situazione della loro nazione; mai banali e profondamente impegnati, gli ellenici hanno sfornato un cd di tutto rispetto, una piacevolissima sorpresa in un genere che ha rischiato più volte, nella sua pur breve storia, di rasentare una monotonia irritante. Insomma, cerco di farla breve: siamo di fronte ad un signor disco, composto e suonato con maestria notevole e che non deluderà chi vorrà accostarvici; chi non vorrà correre questo “rischio”, perderà una buona occasione per capire che la buona musica è ancora in giro. Entusiasmatevi anche voi con “Us or Them”. (Claudio Catena)