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giovedì 11 giugno 2015

Profundae Libidines – El Viaje Definitivo

#PER CHI AMA: Heavy Psichedelia, Black metal sperimentale
Parlare di puro black metal oggi è sempre più difficile, considerando quanto si sia espanso ed evoluto questo genere negli ultimi anni. Ci sono band che ne rispecchiano attitudine e intenti pur oltrepassandone i confini classici, coniando nuove soluzioni e intrecciando i più disparati suoni con la fiamma nera delle origini; quello che era chiuso e impenetrabile, ora non lo è più e grazie alla fantasia di certi artisti underground, il black dei nostri giorni si mostra sempre più magico ed imprevedibile. Profundae Libidines è una one man band francese al secondo full lenght prodotto dalla Les Acteurs de L'Ombre Productions, che rispecchia in tutto e per tutto quella tipologia di artisti che rifiutano i canoni preimpostati e tutti coloro che possono limitarne il raggio di azione. Transitati da un primo album dai risvolti teatrali ma ancor legato al tipico sound black, la band capitanata da Philoxera si ripresenta al pubblico con un nuovo album dall'artwork splendido e allucinogeno (l'interno potrebbe ben figurare tra le grafiche degli Ozric Tentacles e quelle dei Voivod), come del resto i suoni psichedelici che caratterizzano l'intero lavoro. 'El Viaje Definitivo' è diviso in due parti con testi in lingua francese, giapponese e messicana (che intuisco dai testi del coloratissimo cd); i brani sono ispirati dalla cultura sciamanica e si presentano come uno stupendo ibrido tra metal estremo e psichedelia acida. Provate ad immaginare Mick Farren and the Deviants tornati dai primi anni settanta cosparsi di LSD e con un salto nel futuro si fossero reincarnati ed immolati nel tentativo di suonare come i migliori Satyricon, con una velata adorazione per il gothic rock dei primi magnifici Christian Death. Il tutto risulta malato, ossessivo, lisergico... semplicemente magico! Un'atmosfera surreale che spiazza l'ascoltatore fin dal primo brano. La violenta irruenza del black metal si lascia avvolgere in un alone di malinconica psichedelia, formando cavalcate potenti ed ipnotiche, atipiche e assai coinvolgenti che nascondono una intima ricerca personale occulta, carica di immagini esoteriche, distorte e dilatate, altamente intossicate in un vortice delirante di nera lisergia. La teatralità espressiva dei Peste Noir incontra la follia acida dei primi Vanilla Fudge per donarci uno spettrale ed balzano viaggio allucinogeno. Prelibatezze per cultori dell'avanguardia estrema e della psichedelia più dura, da evitare per i puristi del black metal old school. Un'opera unica, un suono coinvolgente, una profonda libidine... Un album tutto da scoprire! (Bob Stoner)

(LADLO Productions - 2015)
Voto: 80