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domenica 10 agosto 2014

Old Wainds - Nordraum

#PER CHI AMA: Black Old School 
Old Wainds, un nome, una garanzia. La garanzia sta nel fatto che qualunque album la band rilasci, è qualcosa di assolutamente ignorante e votato alla totale devastazione. Questi russi sono in giro dal lontano 1996 e solo dopo 3 demo, nel 1999, esordiscono con un vero e proprio full length. La capacità di questa band non è nelle doti tecniche, gli Old Wainds suonano infatti fottutamente primitivi, essenziali e senza virtuosismi di sorta, la loro bravura risiede nel fatto che con 4 riff in croce siano in grado di risucchiarti in un vortice di insanità mentale. Questo nuovo 'Nordraum' vanta, per la prima volta, un artwork semplice ma di ottimo impatto visivo cosa che non si può dire dei loro precedenti lavori dal titolo in cirilico e dalle grafiche non proprio ispirate; questa volta nel libretto ci sono persino i testi tradotti dal russo all’inglese e questa è una mossa intelligente per una band che guarda al futuro, di sicuro più florido di un passato non proprio glorioso. Devo ammettere che da una copertina ed un libretto così ben curati mi aspettavo anche una sostanziale sterzata di stile verso strade più limpide ed orecchiabili, ma mi sono sbagliato di grosso perché 'Nordraum' si rivela letteralmente come artiglieria pesante in mano a dei pazzi furiosi, una vera carneficina! La registrazione è molto migliore se paragonata ad altri loro album, tuttavia gli Old Wainds proprio non ne vogliono sapere di suoni laccati. Il sound di 'Nordraum' è rimasto più o meno lo stesso, graffiante, ruvido e fortemente distorto e questo rappresenta uno dei punti di forza che ha caratterizzato la band sin dagli albori. Dimenticatevi tastierine e chitarrine folk, perché in questi 38 minuti a farla da padrone sarà solo l’enfasi del chaos e della devastazione. Tracce semplici di media durata, come microsismi che ti smuovono dentro: ascoltate “Insane Stellar Race” e “As Spilled Blood They Sprout” per farvi un'idea e chiedetevi quanti sono ancora i gruppi che nel 2014 suonano veramente Black Metal senza infarcirlo di cazzate avantgarde e/o progressive per renderlo più appetibile alla massa; e se ancora non vi basta ascoltate l’ottava ed ultima traccia “Stoneweaver”. Certo forse non siamo di fronte ad un capolavoro ma un gruppo così va promosso soprattutto per la costanza nel proporre un genere che deve o sarebbe dovuto rimanere così, sporco, violento ed al contempo trascendentale. Il Black Metal è quella musica che ti travolge, un buio dove è possibile osservare i propri istinti primordiali, una zona intima, nascosta agli occhi dei più, dove solo noi possiamo avere accesso e gli Old Wainds riescono magistralmente nel loro intento. In conclusione, credo che qualunque persona amante del vero Black Metal troverà 'Nordraum' un buon album soprattutto per la genuinità della proposta. (Alessio Skogen Algiz)

(Negative Existence - 2014) 
Voto: 75