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sabato 14 novembre 2015

Obsidian Sea - Dreams, Illusions, Obsessions

#PER CHI AMA: Dark/Doom/Psych
La Bulgaria, Sofia di preciso, è la città natale degli Obsidian Sea, tre musicisti che si sono incontrati nel 2009 per dare vita ad un progetto interessante, ma soprattutto divenuto in poco tempo conosciuto e fondamentale per la scena doom/psych rock bulgara. La band ha lanciato il debut album nel 2012, lavoro che ha riscosso buoni feedback dalla critica, ma anche dai fan, locali e non (se non lo avete già fatto, trovate la recensione tra le pagine del blog). In poco tempo il trio ha calcato i palchi di importanti festival, trovandosi gomito a gomito con icone del calibro di Ufomammut, 1000Mods e tanti altri. Questo ha permesso alla band di maturare in fretta ed ora ci riprovano con 'Dreams, Illusions, Obsessions', album prodotto dall'instancabile Solitude Productions. Il doom degli Obsidian Sea è classico, quello degli Electric Wizard per capirci, quindi non preoccupatevi, non vi strapperete i capelli gridando al sacrilegio perchè una band doom ha osato contaminare il sacro genere. Ritmiche lente, chitarre con accordature che raggiungono le basse frequenze dell'inferno e quant'altro. In realtà la band non sfutta i classici muri di chitarre, ma preferisce riff e assoli più blues e psichedelici, lasciando più spazio agli altri strumenti e alla linea vocale. Le atmosfere sono oscure e richiamano antichi rituali, tra sabba ed evocazione di mostri provenienti da altre dimensioni. La scelta dei suoni e del mix è di tipo vintage, quindi suoni caldi e avvolgenti, pochi fronzoli e tanto groove. "The Trial of Herostratus" apre le danze con una middle tempo classica nella struttura e negli arrangiamenti, ma di cui si coglie subito la qualità e l'essenza della band bulgara. La voce è carica di riverbero come vuole lo stile, sembra quasi provenire dall'oltretomba pur regalando una piacevole atmosfera e lasciando comunque il cantato, di facile interpretazione, ad uno stile vintage. Nonostante la ritmica sia relativamente lenta, batterista e bassista si prodigano a intrecciare diverse trame arricchendo così la canzone e rendendone più gradevole l'ascolto. Il riffing poi non è cosi invasivo, ma si fonde perfettamente al resto degli strumenti e grazie a riff convincenti e diversi cambi di tempo e assoli, arriva a forgiare un brano ben fatto. Accelerazioni, rallentamenti e quant'altro dimostrano la capacità artistica e tecnica non trascurabile del trio di Sofia. "Confession" ci porta nelle profondità psichedeliche delle mente umana, dove sogno, illusioni e ossessioni attanagliano la mente umana incatenandola ad un livello di realtà che rende ciechi e ci allontana dalla verità assoluta. Nei sei minuti abbondanti, si assaporano con gusto tutte le sfumature provenienti dai vari strumenti e in un impianto hi-fi di buona fattura, è puro godimento per i timpani. La traccia si sviluppa in modo costante per tutta la durata e la band ha spazio a sufficienza per esprimersi al meglio, come il chitarrista che si lancia in assoli e riff davvero orecchiabili. Perfino il tanto bistrattato basso riesce ad avere il suo momento di gloria, anche se in effetti, fa un gran lavoro lungo l'intero album. La chiusura è in fade out, una scelta che non reputo quasi mai positiva perchè sembra dettata dalla pigrizia, ma conoscendo la band deduco che si tratti di un'opzione puramente stilistica. Altro pezzo degno di nota è "Somnambulism", oscuro e sensuale come un'ombra che danza scalza, alzando la polvere dal suolo e si mescola al sudore. Liquidi lisergici scorrono nelle vene e fumi densi offuscano la vista, ma aprono il terzo occhio che proietta sul vuoto infinito. La bravura degli Obsidian Sea sta proprio nel saper creare atmosfere che abbracciano l'ascoltatore disposto a socchiudere gli occhi e lasciarsi andare a stati mentali paralleli. Musica solida quella degli Obsidian Sea; se cercate un buon album ricco di doom e rock psichedelico, allora 'Dreams, Illusions, Obsessions' è ciò che fa per voi. Se invece cercate qualcosa di anche lontanamente originale e innovativo, volgete il vostro sguardo altrove. (Michele Montanari)

(Solitude Productions - 2015)
Voto: 75

https://www.facebook.com/ObsidianSeaDoom/

mercoledì 7 novembre 2012

Obsidian Sea - Between Two Deserts

#PER CHI AMA: Epic Doom, Candlemass, Isole, Saint Vitus
Son contento. Da tempo non mi giungeva in mano un'opera come questa, capace di riportami alla mente ricordi di bei tempi andati e farmi riaffiorare le stesse emozioni del passato. Sto parlando del debut album degli Obsidian Sea, gruppo di Sofia che in questa giorno mi ha accompagnato per tutto il pomeriggio. La band formatasi nel 2009, rilascia un demo nel 2010, prima di debuttare con questo "Between Two Deserts" proponendo un epic doom in completo stile Candlemass, con una buona attitudine classicista, che in certi passaggi li porta ad assomigliare a band come i Saint Vitus. L'artwork e i testi sono tutto ciò che apprezzo fortemente in una band che si avvicina all'epic doom, ovvero un pizzico di misticismo e magia insieme a molti elementi che richiamano immaginari fantasy e antichi. Purtroppo non posso dire lo stesso della musica. Nonostante un'ottima attitudine e delle buone tracce, il gruppo bulgaro non riesce a convincermi della sua completa validità artistica. Le composizioni sono grezze e scarne ma presentano anche una buona musicalità ed un equilibrato intrattenimento tra gli schemi troppo chiusi del genere ed una lieve presa delle composizioni proposte dalla giovane band. In pratica è un disco acerbo e primitivo, non solo nelle composizioni ma anche nei suoi suoni ruvidi e privi di ausili moderni. Confido in una futura release dove si capirà se questi Obsidian Sea riusciranno ad emergere attraverso una propria personalità o abbandoneranno i lidi del doom per addentrarsi a qualche contaminazione, dato che vanno tanto di moda ultimamente. Nel frattempo se siete amanti del metallo oscuro old school, vi consiglio di darci un paio di ascolti intensi, potrebbe anche ammagliarvi. (Kent)


(Solitude Productions) 
Voto: 65