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domenica 17 marzo 2013

Soul Storm - No Way Out

#PER CHI AMA: Melodic Progressive Rock
Formatisi in quel di Vicenza, i Soul Storm possono essere indicati come progressive rock. Questa descrizione però è incompleta, in quanto, nel loro primo EP “No Way Out”, si possono sentire (come presentato anche sul loro sito ufficiale) anche note di hard rock, pop, pop rock e progressive metal. Nell’attesa che esca un nuovo lavoro previsto per quest'anno, mi accingo ad esplorare il colorato mondo di questo ensemble conterraneo. L’album si apre con “Wrong Way Pt1”, dove la voce chiara e vibrante sovrasta rullate energiche di batteria e tastiere portate al loro apice. Già da qui si possono intuire gli svariati generi musicali menzionati poco sopra, che alternano molte sfumature del rock (prima il progressive, poi il melodic e anche una vena AoR) rendendo l’ascolto sorprendente. “Son of Hycarus” ricorda immediatamente gli Europe: chitarre sguinzagliate, cantato al livello più alto e tanto, tanto campionatore. La batteria, sebbene in secondo piano, riesce a ritagliarsi il suo spazio; il risultato è un sound dinamico, ricco e classico al tempo stesso. Si arriva a metà album con “Last Dusk”, che sembra essere più melodica e pacata, ma dopo qualche secondo il ritmo si libera e diventa più deciso, avvicinandosi velocemente alla loro vena più progressive. La batteria viene enfatizzata e accompagnata dalla chitarra elettrica, facendo muovere la testa con movimenti ben delineati. “Vitruvian Man” segue la cadenza ascoltata nella traccia precedente, con velocità e sollecitudine; brano prettamente strumentale, in cui si possono sentire tutti i componenti della band dar libero sfogo ai propri strumenti, quasi come se si fossero riuniti per una semplice jam session di riscaldamento, anziché per la registrazione dell’album. “Her Taste” si indirizza verso l’hard rock, ma mostrando sempre un marcato tocco melodico. Con “Wrong Way Pt2” si arriva alla fine di questo primo lavoro: malinconica, con un tono di voce più grave (ma senza rinunciare a spingere la voce verso le tonalità più acute) e ritmo ridotto, fino a sfumare nelle note di tastiera. Ora non resta che aspettare l’uscita del secondo album e vedere quale sarà il risultato. Per ora discreto. (Samantha Pigozzo)