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domenica 28 agosto 2011

Kurouma - 3

#PER CHI AMA: Sludge, Post Metal, Neurosis, Cult of Luna, Isis
Negli ultimi anni i territori del nord Europa (Finlandia nello specifico) sono divenuti luoghi d’elezione per nuove sonorità ed evoluzioni di generi. Nella maggior parte dei casi queste innovazioni si sono applicate fortunatamente all’ambito metal, e hanno contribuito a generare band impegnate in stili musicali di matrice raffinata, ricercata, complessa nel suo divenire, restia ad assumere una forma ben definita. In questo magnifico panorama sorgono senza timore i Kurouma, gruppo di indiscutibile qualità tecnica, caratterizzato da un sound potente ma assolutamente non invasivo (a livello d’ascolto). I Kurouma reinterpretano le lezioni di band come i primi Meshuggah (?) e Neurosis con uno sguardo d’affetto ai Katatonia e agli Anathema di “The Silent Enigma”. Sentirete tutto questo dentro le 5 tracce che compongono l’album, tracce organiche, momenti di distopia che continuano anche al termine delle singole melodie. Vi accorgerete del passaggio tra una canzone e l’altra solo quando il vostro lettore lo segnerà, tanto è marcata la volontà di creare un’opera unica. Un ceppo davvero molto interessante di un’evoluzione del metal che non ha riscontri in altre simili band blasonate. Anche la voce, che ci si aspetterebbe in growl, colpisce per la sua novità: pulita e unita ad un urlato possente, non in screaming, che esalta ogni emozione con una violenza malinconica di riverente fattura, e trascina i nostri sensi lungo il percorso incerto della vita. Caratteri del post-rock s’innervano sottopelle per conferire a psicotiche visioni un’ipnosi da overdose di ascolto. Sono melodie che non cambiano: evolvono! Tastiere delicate accompagnano passaggi di batteria uniformi alla distorsione delle chitarre. Perfino il basso è perfettamente udibile. Che dire… Se siete dei tipi maledettamente malinconici ma non eccessivamente depressi, questo album sarà il sottofondo perfetto per ogni momento della vostra giornata.Ed ecco la domanda più importante: esiste un gruppo, alla portata di tutti, che incarni i sentimenti di dolore umano in una musica potente, senza tuttavia celare elementi ‘bui’? Una sola parola, miei consimili: Kurouma. (Damiano Benato)
 
(Self)
Voto: 90