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giovedì 10 luglio 2014

I Miss My Death – In Memories

#PER CHI AMA: Death/Doom, primi Theatre of Tragedy, Therion, Lacrimosa, Epica
Gli I Miss My Death sono una giovane band, formatasi nel 2007 proveniente dall'Ucraina che ci offre il loro primo full lenght, 'In Memories', dal sapore classico, carico di venature gotiche e vampiresche, uscito per la Metal Scrap Records in questo 2014. La produzione è cristallina, fin troppo simile a certe vecchie cose dei Theatre of Tragedy ('Velvet Darkness They Fear') o degli Epica in forma meno power, più romantica e oscura. Il suono è buono ma troppo nitido che non riesce a pungere come dovrebbe; le chitarre sono spesso sovrastate dalla presenza di tastiere sempre in primo piano e tutto ruota sul duo canoro dei fratelli Krivovyaz, Elena e Sergey, che oltre a prestare il suo possente growl, è anche chitarrista della band. Per Elena una super nota di colore (senza nulla togliere al fratello) poiché intona note soavi esaltanti, con la sua splendida voce (e non solo) di stampo lirico - operistico dosata divinamente in tutti i brani (ascoltate la title track, "Earl Pale" o "Trail into the Past" e toccherete con mano il canto di Elena semplicemente vicino alla divinità!). Il cd è molto lungo e supera i settanta minuti: nelle sue dodici tracce troviamo spunti dal doom dei primi Paradise Lost (quelli di 'Gothic') e dei Tiamat (quelli di 'A Deeper Kind of Slumber' anche se il suono qui è meno sperimentale e più classico), troviamo il gusto cinematografico vampiresco di certe intro a la Cradle of Filth ("Midnight in the Labyrinth"), oltre ad alcune trame musicali prese a prestito dai Therion (quelli di 'Vovin') e per chiudere immancabilmente il riferimento ai Lacrimosa. Il sestetto va tenuto d'occhio seriamente poiché ci sono gli estremi per creare qualcosa di delizioso che in questo cd non sempre riesce a emergere, ma solo perché a volte risulta fin troppo patinato e il sound troppo pulito perde il suo slancio, divenendo eccessivamente derivativo, sempre bello ma in alcuni casi dall'originalità incerta. Siamo nettamente al di sopra della media e se pubblicizzato bene, 'In Memories' potrebbe anche sbaragliare certa concorrenza più blasonata che sforna nel genere, sterili album a ripetizione. La band ucraina ha le carte in regola e un asso speciale nella manica da giocare a suo vantaggio, una voce solista femminile magica e ipnotica che supportata a dovere potrebbe portare gli I Miss My Death a vette altissime nel doom, ovvero, diventare i nuovi 3rd and the Mortals... e scusate se è poco! Consigliato l'ascolto! (Bob Stoner)

(Metal Scrap Records - 2014)
Voto: 70