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mercoledì 20 aprile 2016

Heartbeat Parade - Hora de Los Hornos & Some Sort of Naked Apes


#PER CHI AMA: Post-Hardcore/Math Rock
Dopo 'Digital Tropics' dei Mutiny on the Bounty, è la seconda volta nel giro di un mese che mi trovo alle prese con una band proveniente dal Lussemburgo. La musica del trio è un intrigante insieme di math, hardcore e post-metal strumentale, sul quale vengono però sapientemente innestati samples di spoken words provenienti da film, documentari, notiziari radiofonici o televisivi, per un risultato davvero interessante. Saranno state le aspettative non proprio altissime, ma confesso di essere rimasto piacevolmente sorpreso dalla freschezza di questi due album e di averli ascoltati molto piú a lungo di quanto non mi sarebbe stato richiesto ai fini della sola recensione. Niente di rivoluzionario, sia chiaro, ma di sicuro un concentrato di ottime idee realizzate nella migliore maniera possibile. Gli Heartbeat Parade sono musicisti dotati di ottima tecnica ma hanno l’intelligenza di non abusarne e in piú hanno l’inventiva che gli permette di trovare sempre soluzioni intelligenti e sorprendenti. 'Hora de Los Hornos' è il loro terzo lavoro, del 2013, il primo vero e proprio album e quello con cui arrivano alla piena maturità espressiva. L’equilibrio tra le componenti math e hardcore riesce sempre a reggersi in modo mirabile nonostante la sua fragilità, e la scelta dei campionamenti risulta sempre estremamente suggestiva, ovviando nel migliore dei modi all’assenza di un cantato vero e proprio. In particolare, questo espediente permette alla band di affrontare tematiche sociali affidandosi alle voci della cronaca, che unite alla loro musica travolgente, permettono di ottenere un risultato dall’alto tasso emotivo. 'Some Sort of Naked Apes' è invece il loro ultimo full-length, uscito sul finire del 2015, e rappresenta un ulteriore passo in avanti nella proposta della band lussemburghese, che si arricchisce di sfumature, cementa il suono e consolida un’intesa tale da raggiungere vette di quasi perfezione in brani quali “Choc et Stupeur”, “Another One Wipes the Dust” e “Bottom up!”, dove si realizza quell’ideale connubio di potenza e delicatezza, tecnica e passione che vorremmo fosse sempre presente in tutti i lavori di questo tipo. Dischi consigliatissimi (in particolare l’ultimo) per una band davvero notevole. (Mauro Catena)

(Hora de Los Hornos - 2013)
Voto: 75

(Some Sort of Naked Apes - 2015)
Voto: 80