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giovedì 3 dicembre 2015

Cosmic Church - Vigilia

#PER CHI AMA: Black, Burzum, Thy Serpent
Lo ammetto: sono rimasto tremendamente affascinato da quel losco figuro vestito di rosso, immerso nella lussureggiante foresta finlandese. Probabilmente quel misterioso uomo è Luxixul Sumering Auter (LSA), colui che si cela dietro al moniker Cosmic Church, band per cui confesso la mia infinita ignoranza e dispiacere per aver tralasciato un musicista (qui coadiuvato da S. Kalliomäki e Rauka) con ben otto tra EP e split, oltre a due full length all'attivo, dal 2006 a oggi. La cosa incredibile poi, è che nel lasso di tempo dall'uscita di 'Vigilia' a oggi (circa un mese e mezzo), il mastermind finnico abbia già rilasciato un altro split album con Blood Red Fog e Shroud of Satan. Comunque bando alle ciance, immergiamoci nell'atmosfera magica di 'Vigilia', un EP di 4 lunghi pezzi per un totale di 33 minuti, all'insegna di un black metal melodico, contrappuntato da belluine vocals e sfuriate di un serratissimo sound vestito di nero. Il factotum nordico parte con l'eterea "Vigilia I": ottima l'overture melodica, dove non tarda a comparire lo screaming burzumiano del sacerdote rosso, la cui proposta sonora si muove poi tra suoni mid-tempo e feroci galoppate, con un finale decisamente accattivante guidato da magnetici synth in sottofondo. "Vigilia II" è un pezzo di ben 12 minuti, dal piglio inizialmente più rock oriented, ma non temete perché in pochi secondi riemergerà il glaciale e tagliente sound di LSA, fatto di ritmiche funamboliche, blast beat e urla non di questo mondo. Fortunatamente lungo il brano, trovano spazio anche frangenti più atmosferici, altrimenti avrei corso il rischio di essere torturato da cotanta brutalità. Non fraintendetemi però, la tempesta elettrica scatenata dal musicista di Tampere, è sempre ben controllata e negli ultimi 4 minuti, la melodia di fondo assume dei contorni quasi magici pur rimanendo ancorato al suo estremismo sonoro. La furia esplosiva prosegue con il frastuono di "Vigilia III", che prosegue con spaventose rasoiate ritmiche in cui batteria, basso e chitarre si uniscono fragorosamente, vertiginose grida e le sporadiche melodie. Il finale è affidato a "Vigilia IV", la song relativamente più tranquilla del lotto, avvolta da un manto oscuro, più rallentato, spennellato di una certa dose di velate melodie intrise di malinconia, e complici quei timidi synth relegati sempre in background. Insomma, 'Vigilia' può essere anche per voi un ottimo modo per avvicinarsi ai Cosmic Church e approfondire ulteriormente la conoscenza della band finnica, ascoltando la vasta discografia. (Francesco Scarci)

(Kuunpalvelus - 2015)
Voto: 70