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sabato 4 dicembre 2010

Ancestral Legacy - Trapped Within the Words


Una band norvegese con una cantante messicana? Beh, non capita tutti i giorni di trovarsi di fronte ad una simile situazione, con la brava Isadora Cortina che ha lasciato il caldo tropicale per le fredde lande nordiche, bel coraggio ha avuto, andando a sostituire la defezionaria Elin che ha deciso di abbandonare i propri compagni dopo un tremendo incidente automobilistico occorsole nell’autunno 2007. L’ensemble scandinavo, sconosciuto ai più ma comunque già in giro da diversi anni, propone un sound non certo originalissimo, ma che comunque ha ancora un vasto seguito nella scena metal, complice sicuramente i successi dei nostrani Lacuna Coil in primis, Tristania e Sirenia a seguire. Avrete dunque capito che il genere dei nostri si barcamena all’interno della scena gothic death e questo “Trapped Within the Words” rappresenta un prelibato antipasto (5 tracce per 28 minuti di musica) di quello che sarà il nuovo album schedulato per l’inizio del 2010. La band infatti ha già pronte 15 tracce scritte nel corso degli ultimi due anni e questo Ep fa da apripista con 4 nuove songs (di cui una strumentale) più la riedizione di “Atrapada en Pesadillas”, (che sarà presente in una differente versione nell’album “Nightmare Diaries”), dove appunto, in veste di ospite compare Isadora (ora fissa nella band). Il sound dei nostri dicevo, è un piacevole mix di metal aggressivo, costruito su lineari riff di chitarra, qualche arpeggio, growling vocals e gli eterei vocalizzi (non proprio eccelsi a dir la verità) della già citata Elin. “Trapped Within the Words” si apre con la ruvida “Forsaken” che mostra immediatamente il lato più violento del quintetto di Aust/Agder: riffs belli tosti, sound corposo, interrotto solamente dal canto di Elin che prova ad imitare l’ugola della nostra Cristina Scabbia, non raggiungendo tuttavia i risultati della brava vocalist italiana. Buona la seconda “Wordless History”, song potente e tirata ma pur sempre melodica, un mix dei primi Dismal Euphony e degli Enslavement of Beauty, carica di atmosfere grondanti malinconia e disperazione. La già citata “Atrapada…”, una sorta di ballad spagnola, ci fa conoscere la promettente voce di Isadora, speriamo bene nel nuovo lavoro. La dinamica “Disclosed” riprende l’incedere arrembante di “Wordless History”, ma ahimè sono sempre le female vocals a non convincere appieno, mentre il growling di Eddie ricorda vagamente Shagrath dei Dimmu Borgir. A chiudere ci pensa la strumentale e acustica “Glimmer” song che nasconde nel suo finale una ghost track, dove un pianoforte accompagna per mano la malinconica voce di Elin. Interessanti, suadenti e intriganti, da riscoprire assolutamente con la nuova vocalist nell’imminente nuovo album. (Francesco Scarci)

(Self)
Voto: 65